Una finestra sul mondo del credito: la voce di Finlombarda

Articolo pubblicato mercoledì 8 febbraio 2017
Una finestra sul mondo del credito: la voce di Finlombarda

La recente pubblicazione della Commissione Europea COM (2016-860) denominata “energia pulita per tutti gli europei” pone al centro dell’agenda politica l’unione dell’energia e la transizione dell’economia europea verso l’energia pulita e l’efficienza energetica. Il pacchetto presentato persegue tre obiettivi principali: mettere l’efficienza al primo posto, conseguire la leadership mondiale nel campo delle energie rinnovabili, garantire un trattamento equo ai consumatori. 

I prezzi dell’energia influiscono sulla competitività delle imprese e rappresentano in media il 6% della spesa annua delle famiglie.

Negli ultimi anni la crisi finanziaria ha focalizzato l’attenzione di operatori e istituzioni sugli investimenti infrastrutturali in grado di creare occupazione e ricchezza a breve termine e di garantire ritorni economici e competitività a lungo termine. Nella implementazione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, numerose sono le difficoltà ancora da superare, come, ad esempio, la volatilità del prezzo del petrolio che continua a mutare la convenienza relativa alle forme di produzione di energia ad esso alternative.

Un ruolo di primo piano riveste il sistema finanziario nel promuovere e attivare strumenti finanziari capaci di rispondere alle esigenze delle imprese che operano nel settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.

Quali strumenti sono disponibili a livello regionale per l’attuazione del programma europeo? 

Quali sono le iniziative messe in campo da Finlombarda Spa, società finanziaria di Regione Lombardia, anche in co-finanziamento con altri intermediari finanziari, a favore di imprese, cittadini e amministrazioni pubbliche lombarde nei settori dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica.? 

A tal fine, abbiamo intervistato Francesco Acerbi, direttore generale di Finlombarda Spa.

Domanda 1. Finlombarda Spa supporta Regione Lombardia nella strutturazione di operazioni finanziarie in ambiti strategici per l’attrattività e la competitività del territorio, ivi compreso nel settore delle infrastrutture. Le FER e l’efficienza energetica rientrano in questi ambiti? 

Con l’approvazione del Pacchetto 20-20-20 e le successive direttive, l’Unione Europea ha dato un chiaro indirizzo alle azioni che i singoli Stati membri devono adottare per contrastare il cambiamento climatico, attribuendo un ruolo centrale allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili (FER), all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2. In Italia con il decreto “burden sharing”, che ha declinato gli obiettivi vincolanti posti agli Stati dall’UE in obiettivi regionali, le Regioni hanno assunto un ruolo centrale nel dare attuazione alla transazione energetica verso un’economia a basse emissioni di carbonio, potendo contare anche sulle risorse economiche dei programmi operativi regionali cofinanziati dalla UE, dallo Stato e dalle stesse Regioni. Nella legislatura in corso, il Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEAR) e la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente in Ricerca e Innovazione (S3), confermano che i settori delle FER e dell’efficienza energetica continuano a essere ambiti di intervento strategico per Regione Lombardia e per Finlombarda.   

Domanda 2. Dall’osservatorio Finlombarda come si sta muovendo la finanza e il mondo creditizio rispetto le indicazioni europee “energy for all?”

La finanza e il mondo del credito hanno guardato e guardano con interesse agli indirizzi di politica energetica della UE, che contribuiscono a guidare investimenti in molti settori dell’economia pur con delle distinzioni: se, infatti, l’azione dei soggetti appartenenti al settore del credito è stata spesso pro-attiva nello sviluppo delle FER - che rappresentano investimenti con ritorni facilmente misurabili e che godono di cospicui incentivi (si pensi ad esempio al fotovoltaico) - gli investimenti in efficienza energetica si approcciano ancora con timidezza.  

Domanda 3: quali sono i prodotti finanziari che Finlombarda offre alle imprese lombarde finalizzate allo sviluppo e consolidamento di questi settori? 

Tra i prodotti che Finlombarda e Regione Lombardia hanno attivato è da menzionare il Fondo Regionale per l’Efficienza Energetica (FREE), che sostiene la riqualificazione del patrimonio pubblico anche mediante il modello delle Energy Service Company. Tale prodotto merita attenzione perché, da un lato, sostiene la riqualificazione del patrimonio pubblico, indicato dal Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEAR) tra i settori a maggior potenziale di risparmio energetico e, dall’altro, promuove l’utilizzo di società specializzate nel settore dell’efficienza energetica per l’attuazione delle riqualificazioni.   

La caratteristica di questi investimenti è comunque quella di essere trasversali a tutti i settori dell’economia ed è per questo motivo che alcuni dei prodotti di finanza agevolata offerti da Finlombarda prevedono incentivi per gli investimenti delle imprese nei settori prioritari individuati dalla Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente in Ricerca e Innovazione (S3), quali l’Ecoindustria e il Manifatturiero Avanzato. E’ il caso, ad esempio, delle misure riguardanti la Ricerca e lo Sviluppo avviate tra il 2015 e il 2016 (Linea R&S per MPMI e Linea R&S per aggregazioni), della “Linea Innovazione” da poco disponibile per le imprese, e della misura in fase lancio “AL VIA”, che prevede anche incentivi maggiorati per i progetti che includono un sistema di gestione dell’energia o la realizzazione di interventi di efficientamento energetico.  

Domanda 4: potrebbe definire quali sono le principali barriere e ostacoli attualmente presenti sui mercati finanziari che disincentivano nuovi investimenti in questi settori? 

Anche in questo caso bisognerebbe effettuare delle distinzioni tra FER ed efficienza energetica, settori che presentano differenze anche significative in termini di operatori e caratteristiche degli investimenti. Concentrandosi sull’efficienza energetica che, pur essendo indicata come prioritaria dalla UE per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020, presenta ancora alcuni freni agli investimenti, dovuto a un limitata consapevolezza nelle PMI dell’importanza di una gestione razionale dei consumi energetici, alla presenza di tecnologie diverse sotto il profilo della convenienza economica che rendono complessa la valutazione degli investimenti e di un mercato caratterizzato dalla presenza di operatori specializzati poco capitalizzati e con conseguenti difficoltà nell’accesso al credito.

Fonte: www.fiper.it

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