Giornata mondiale dell’Ambiente: anche le foreste collaborano

Articolo pubblicato mercoledì 5 giugno 2019
Giornata mondiale dell’Ambiente: anche le foreste collaborano

Più verde in città, più foreste in Italia, più rispetto per l’ambiente. Queste in sintesi le parole d’ordine che accomunano nel belpaese le iniziative in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni 5 giugno. Iniziative che però hanno alle spalle una tradizione di interventi mirati a ricostituire o rimpolpare il patrimonio boschivo in Italia.

Foreste urbane: Parco Mellin, “più alberi per i nostri bimbi”

Sorgerà di fronte all’Ospedale San Paolo a Milano un parco frutto della sinergia tra il Comune, AzzeroCO2 (società di consulenza ambientale nata per volontà di Legambiente e Kyoto Club) e Mellin. L’iniziativa, fresca di presentazione a Palazzo Marino, prevede la posa di 100 alberi presso l’area compresa tra le vie Voltri, De Nicola e Di Rudinì su un’area di 1400 mq; un vero e proprio intervento di rigenerazione ambientale per i milanesi e per una città che con i suoli 450mila e passa alberi punta sulla sostenibilità e la diffusione del verde.

Tutto parte dal progetto “Mosaico verde” con cui AzzeroCO2 e Legambiente puntano a piantare 300mila nuovi alberi e tutelare 30mila ettari di boschi in Italia. Mellin contribuisce all’iniziativa col suo progetto “Più alberi per i nostri bimbi”, che ha in sé un messaggio di vicinanza alle nuove famiglie proprio creando spazi verdi lungo tutto il territorio italiano: più in particolare un albero ogni 50 nuovi nati in Italia per raggiungere 9000 alberi ogni anno per i prossimi anni.

Aziende che piantano alberi in città

Quella di Milano non è l’unica iniziativa del genere. “Pianta un albero in città” è il progetto portato avanti sempre in Lombardia da Marlegno, un’azienda che costruisce case ed edifici in legno. Dopo la passata edizione, che ha coinvolto 13 comuni per un totale di 2mila alberi, Marlegno ci riprova coinvolgendo 30 comuni situati nelle province di Bergamo, Brescia, Monza Brianza, Milano, Varese e Como. Questi comuni hanno ricevuto in dono alberi che sono stati piantati nelle aree urbane con l’obiettivo di riqualificare i principali luoghi pubblici delle città.

Una nuova foresta in Veneto

E’di pochi giorni fa un’altra iniziativa che ha sempre per protagonisti gli alberi. In Veneto nascerà una nuova foresta grazie alla collaborazione tra l’Associazione Italiana Scatolifici Treedom (l’unica piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online) che contribuirà  al rimboschimento delle zone del Nord-est devastate dal maltempo a ottobre 2018. L’Associazione Italiana Scatolofici – un consorzio privato costituito da produttori di imballaggi in cartone ondulato- è il primo player della filiera della carta e cartone a investire con Treedom in una propria Foresta, che nasce oggi con 100 alberi ma che crescerà ulteriormente, attraverso il coinvolgimento delle aziende associate che potranno aggiungere alberi, facendone un grande progetto di sostenibilità ambientale condiviso. Gli alberi della Foresta dell’Associazione Italiana Scatolifici sono tutti di specie autoctone (tra queste, faggi, aceri, abeti rossi, abeti bianchi, larici); in un primo tempo cresceranno in vivaio per poi essere piantati (e geolocalizzati) nel corso del prossimo autunno, in accordo con i tempi della natura.

Studenti dal pollice verde

Ancora Treedom protagonista di un’azione green che però stavolta ha per protagonisti gli studenti italiani. In occasione della giornata della terra lo scorso 22 aprile. Treedom, in collaborazione con ScuolaZoo, la community online di studenti più grande d’Italia con 3,6 milioni di follower, ha voluto simbolicamente creare la Foresta ScuolaZoo tra Camerun e Madagascar. 218 alberi (uno per ogni rappresentante di Istituto ScuolaZoo in Italia) che tutti i membri della Community possono seguire e monitorare attraverso i loro smartphone. La foresta ScuolaZoo contribuirà all’ assorbimento di CO2, emetterà ossigeno e favorirà la biodiversità del pianeta in maniera reale, concreta e durevole; questo per rispondere anche alle legittime preoccupazioni degli studenti italiani, sempre più preoccupata dai cambiamenti climatici, come dimostrano i 253 raduni organizzati in tutta Italia in occasione dello Sciopero mondiale del clima organizzato lo scorso 15 marzo da Greta Thunberg.

Foreste in Italia: a che punto siamo?

In Italia ci sono 11 milioni di ettari di boschi, di cui due terzi in mano a piccoli proprietari privati che spesso ignorano di possederli o che li trascurano, a causa anche di ostacoli burocratici, logistici e gestionali. Se non ci fossero gruppi e associazioni che monitorano il panorama forestale italiano, non potremmo mai sapere quanti benefici ci arrivano dagli alberi. Ed è stata proprio l’Italia la prima nazione al mondo ad aver certificato scientificamente i benefici delle foreste. L’indagine è stata fatta su 1000 ettari di foreste di Veneto, Lombardia e Trentino. La certificazione  è stata ottenuta secondo i criteri del Forest Stewardship Council (FSC) in collaborazione con Etifor,  spin-off dell’Università di Padova,  attesta i vantaggi che una foresta offre in termini di salute per le persone e di sostenibilità del contesto socioeconomico e costituisce un modello replicabile su tutto il territorio nazionale.

Foreste amiche

Una foresta viene “certificata” quando, per esempio, dopo l’impianto di nuovi alberi, aumenta la fertilità del suolo. Nel nostro caso, quei 1000 ettari di foresta certificata FSC sono riusciti a trattenere oltre 220mila ti. di CO2, pari alle emissioni medie annue di 110.114 automobili. I metri cubi di acqua, prima filtrata e poi trattenuta in falda dagli alberi con impatti positivi sulla sua disponibilità e potabilità, sono ogni anno 1.256.700 m3, come quella contenuta da 502 piscine olimpioniche. Complessivamente sono 7,5 le tonnellate di suolo la cui erosione viene evitata e 458 gli ettari di area naturale accessibile per lo svago ed il tempo libero.

 

Ma non finisce qui. E’stato calcolato che 3 alberi in età adulta riescono a “catturare” le emissioni medie annue di un’automobile. E’ stato calcolato anche che in un anno un albero facilita l’infiltrazione  di acqua pari al consumo di 6,2 persone (ogni persona consuma mediamente 90m3 di acqua all’anno). Insomma, gli alberi producono acqua potabile, riducono l’inquinamento e proteggono le nostre case da frane e alluvioni. Grazie a FSC, si ha la garanzia che questi miglioramenti siano visibili e quantificabili.

Fonte: www.ambienteambienti.com

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